S
Sabbiatura |
"Tecnica di pulitura di superfici murarie, o di pezzi metallici, o per la finitura di questi; l’operazione avviene mediante il getto ad aria compressa di sabbia silicea o di graniglia metallica contro l’elemento da ripulire, o rifinire." |
Saetta |
Pezzo di legno a sezione quadrata, che rinforza il puntone della capriata, ed è appoggiato sul monaco. |
Saettone |
Trave di legno che, nella capriata semplice, dalla metà del puntone va all’estremità inferiore del monaco, e serve ad aumentare la capacità portante del puntone. |
Sagrestia |
Ambiente annesso alla chiesa per custodirvi i paramenti sacri. |
Sancta-sanctorum |
Secondo l’Antico Testamento era l’ambiente più interno del tempio antico di Gerusalemme, ove si custodiva l’arca dell’alleanza e le tavole della legge. Talvolta s’intende con tale termine la parte vicina all’altare maggiore della chiesa, oppure al tabernacolo del Sacramento. |
Santuario |
"Luogo che ha carattere sacro. Può definirsi come la forma primitiva del tempio; celebri nell’antica Roma i S. laziali, di Giove Anxur a Terracina, della Fortuna Primigenia a Preneste, e di Ercole Vincitore a Tivoli; sono grandi complessi architettonici con porticati ed esedra. I S. cattolici sono chiese o complessi sacri che godono di particolari privilegi liturgici che mirano a soddisfare le esigenze devozionali dei fedeli. Talvolta attorno al S. sorgono spazi per l’assistenza dei pellegrini o per altri fini di culto o di beneficenza." |
Sbraccio |
Distanza, misurata sia in altezza sia in lunghezza, alla quale un operaio puo gettare la terra di uno scavo durante il trasporto di terre escavate. La misura in altezza non può superare 2,00 m. |
Scagliola |
Tipo di stucco formato da gesso cristallino mescolato con gesso cotto, al quale si aggiungono, talvolta, o una soluzione di colla forte, o materie coloranti per imitare le pietre venate. |
Scala |
Struttura di collegamento fra i diversi piani di un edificio con percorso breve (a differenza della più lunga scalinata). Si compone di gradini, rampe e pianerottoli. Nel caso di costruzioni monumentali è detta scalone. |
Scalèa |
Scala monumentale, per lo più costruita all’aperto. |
Scalinata |
Scala molto ampia con gradini molto larghi. |
Scalino |
"(anche gradino) Elemento che fa parte della scala, sul quale si poggia il piede per salire o scendere; v. pedata." |
Scalone |
Scala monumentale, costruita all’interno di un edificio, in genere destinata all’accesso ai piani di rappresentanza. |
Scanalatura |
"Incavo di piccola profondità e larghezza, eseguito su un oggetto di pietra, legno e metallo, come ornamento o per motivi funzionali. La S. è uno degli elementi caratteristici della colonna degli ordini classici; nella colonna dorica ci sono da 16 a 20 S. separate l’una dall’altra da spigoli acuti; negli altri ordini il numero di scanalature è 24 e sono dette a pianuzzo, perché fra l’una e l’altra S. c’è un listello verticale." |
Scandola |
Assicella di vario materiale (legno, asfalto, ardesia, cemento, ecc.) e di varie dimensioni utilizzata per rivestimento dei tetti, soprattutto per quelli molto inclinati. |
Scapo |
"Fusto di una colonna; imoscapo è la parte inferiore della colonna, sommoscapo è la parte superiore della colonna." |
Scarificazione |
Operazione che si compie, mediante macchine meccaniche (scarificatori), per demolire una massicciata stradale, o per rimuovere terreni particolarmente tenaci, fino a circa 30 cm di profondità. |
Scarpata |
(anche scarpa) Muro o terreno che ha la superficie esterna inclinata rispetto alla verticale (argine, basamento di un edificio, ecc.). |
Scavo |
"Qualunque sottrazione di terra per realizzare le fondazioni di un edificio o altra struttura. Le opere di S. si distinguono in S. subacquei; v. cassone, e S. a cielo aperto, quest’ultimi si suddividono in S. a sezione ristretta, e S. di sbancamento. I primi hanno sezione ristretta, possono essere continui, di larghezza fra 0,8 e 2,0 m e profondità fra i 4 e 5 m, e sono detti a trincea; mentre a pozzisono quelli con profondità che può superare anche 25 m, e le altre due dimensioni sono notevolmente più piccole. Gli S. di sbancamento o splateamenti sono quelli in cui la superficie orizzontale è preponderante rispetto alla profondità dello scavo, in genere si ricorre a questi per le fondazioni a platea (vedi). I mezzi utilizzati per le opere di S. possono essere: manuali, ad es. pala, zappa, piccone, secondo la natura del terreno e del volume di terra da scavare; meccanici, ad es. per mezzo di mine esplosive, e per mezzo di macchine escavatrici." |
Scena |
"Parete di sfondo nei teatri antichi; aveva tre porte, da quella centrale “usciva” l’attore principale, da quelle laterali, gli attori secondari." |
Scialbatura |
Tinteggiatura di pareti a colore unito, tenue e slavato. |
Scossalina |
Elemento metallico, in lamiera sottile, utilizzato per evitare infiltrazioni d’acqua o d’umidità fra pezzi di vario genere accostati fra loro, o per formare una sorta di gocciolatoio, o ancora come terminale architettonico. |
Scozia |
Modanatura dalla sezione a forma di curva concava, spesso eccedente il semicerchio, con la parte della curva più lunga in basso. |
Selce |
"Roccia sedimentaria, dura, di colore scuro. Il termine viene spesso usato al mashile e plurale, i selci, per indicare blocchetti di roccia a sezione rettangolare, grossola- namente sbozzati; impiegati per pavimentazioni stradali." |
Selciato |
"Tipo di pavimentazione usato per strade, piazze, cortili e sotterranei, costituito da selci, o ciottoli, o lastre di pietra; v. acciottolato, lastricato." |
Sepolcro |
Luogo di sepoltura di persona illustre. |
Serraglia |
"Sinonimo di chiave dell’arco o della volta; spesso è decorata, assumendo forma di mensola che sorregge figure umane, protomi, ecc., come negli archi di trionfo; o come nelle volte gotiche, che prende la forma di medaglioni, rosoni, stemmi, riccamente decorati." |
Serraglio |
Esattamente significa la residenza dei sovrani e potentati del mondo islamico, costituita da un complesso di cortili, giardini, e di edifici destinati ad usi diversi. In genere, però, s’intende con tale termine l’harem, ossia la parte della casa musulmana riservata alle donne ed ai bambini, dove è vietato l’ingresso agli estranei. |
Serramento |
"Struttura, di vario genere, che serve a chiudere i vani di porte o finestre; possono essere S. esterni o interni, mobili o fissi, trasparenti ed opachi. I S. esterni sono quelli che hanno la funzione di oscurare l’ambiente in cui essi si trovano (persiana, porta che chiude verso l’esterno dell’edificio, ecc.), quelli interni sono, in genere, tutti i tipi che, comunemente, somo chiamati finestra (vedi), e sono composti da una parte, il telaio, ancorato al muro e perimetra il vano del S., e da una parte mobile che consente, mediante apertura, il libero passaggio dell’aria, oppure fissa." |
Sesto |
Indica le varie forme che può assumere un arco (vedi), come ad es.: a tutto S., S. acuto, S. ribassato, S. rialzato, S. rampante, ecc. |
Sezione aurea |
Di un segmento AB, la S. aurea è quella sua parte AX che è media proporzionale fra l’intero segmento e la rimanente parte XB, tale che valga la proporzione AB:AX=AX:XB. |
Sferisterio |
Luogo dei ginnasi e delle terme, riservato al gioco della palla. |
Sfrido |
Materiale residuo che deriva da una qualsiasi lavorazione, lo S. è anche il calo subìto da una merce durante la lavorazione o il trasporto. |
Sheds |
Tipo di copertura. Formato da una serie di T. a due falde uniti uno con l’altro lungo le rispettive linee di gronda. Le due falde sono diversamente inclinate; i lati a pendenza minore sostengono le falde di copertura, gli altri, a pendenza più pronunciata (fino a 90°), sorreggono ampie superfici vetrate. La pendenza scelta di solito è di 30° per l’una e 60° per l’altra, rispetto all’orizzontale |
Shoji |
"È la tipica parete scorrevole della casa giapponese; costituita da due o quattro pannelli contigui che scorrono l’uno sull’altro, fino a sovrapporsi completamente, mediante binari posti in alto e in basso." |
Shunt |
Tipo di canna fumaria, utilizzata negli edifici multipiani, che può servire più focolai disposti su una medesima verticale, consiste in una canna principale collettrice continua, sulla quale s’innestano ai diversi piani i tubi delle varie cappe. |
SI |
"Sistema Internazionale di unità di misura adottato internazionalmente nel 1960. Le unità di misura principali sono: metro per la lunghezza; bes per la massa; secondo per il tempo; ampere per l’intensità di corrente elettrica; grado Kelvin per la temperatura; candela per l’intensità luminosa." |
Sienite |
Roccia eruttiva intrusiva, priva o poverissima di quarzo, i componenti accessori più comuni sono invece: zircone, apatite, ossido di ferro, titanite. Di colore bruno biancastro a struttura granulare. Ha grande resistenza agli urti, alle abrasioni e agli agenti atmosferici, trova, quindi, largo impiego per pavimentazioni stradali, ma anche come rivestimento e per ornamento. |
Siliconi |
"Sono polimeri, si possono ottenere prodotti solidi o liquidi più o meno viscosi: quelli solidi hanno buona stabilità termica, inerzia chimica, repellenza all’acqua, resistenza agli agenti atmosferici, ecc., sono impiegati come resine da stampaggio, per fabbricare laminati, ecc.; quelli liquidi sono incolori, insolubili nell’acqua, non tossici, con buona resistenza al calore (da –50 a 250 °C) ed agli agenti chimici, ecc., sono impiegati come sigillanti, adesivi, lubrificanti per stampi, ecc." |
Sinagoga |
"Luogo di riunione per la preghiera degli appartenenti alla religione ebraica. La sua storia è antica; probabilmente risale all’esilio babilonese (586-583 a. C.). La diffusione delle S. è nell’antichità larghissima nei paesi fra il Golfo Persico e l’estremità occidentale del Mediterraneo, la disposizione risente dell’influenza della basilica romana; sono a tre o cinque navate, talvolta con portico sul fronte, l’asse principale è orientato verso Gerusalemme. Celebri sono le S. medievali di Worms (1034), di Spira (sec. 12°) e di Praga (sec. 13°). Grandiose sono le S. degli ebrei spagnoli, di carattere arabo-andaluso (le due S. di Toledo vennero poi trasformate in chiese). Oggi, negli Stati Uniti, le S., oltre ad essere i templi ebraici, sono centri culturali, comprendenti di biblioteca, scuola, sale per riunioni, ecc." |
Sìstilo |
Intercolunnio (vedi) di due diametri. |
Smerigliatura |
Operazione di finitura superficiale: lucidatura, pulitura, ecc., ottenuta con lo smeriglio (vedi). |
Smeriglio |
Minerale, varietà bruna di corindone. E’ usato, ridotto in polvere, come abrasivo. |
Soffitta |
(anche sottotetto) Ambiente collocato direttamente sotto la copertura, e sopra l’ultimo piano, in genere non è abitabile e la sua funzione è, spesso, quella di deposito. |
Soffitto |
"La superficie “che si vede dal basso” e che delimita superiormente qualsiasi ambiente coperto. Il S. può essere la faccia inferiore di un solaio, oppure la struttura leggera ancorata al solaio e che spesso con esso forma un’intercapedine, per isolamento termico e acustico; tale struttura è detta controsoffitto (vedi); v. camera a canna, cassettoni." |
Soglia |
Parte inferiore di una porta o di altri vani d’ingresso, è orizzontale, generalmente in marmo o pietra, con leggera inclinazione verso l’esterno e dotata di “rompi goccia”. |
Solaio |
"Struttura piana orizzontale che separa due piani di un edificio. Le tecniche utilizzate per la sua relizzazione sono molte: travi principali in legno appoggiate sui muri portanti, e sostenenti una seconda orditura di travicelli in legno sui quali si poggia un assito pure in legno; travi principali in ferro profilato sulle quali poggiano lamiere metalliche; strutture miste (ferro e laterizi); e strutture in calcestruzzo armato costituite dalle nervature, che possono paragonarsi alle travi principali dei S. in ferro, e la soletta (vedi) che costituisce la parte piana del S.; v. laterocemento." |
Soletta |
"Elemento strutturale in calcestruzzo semplice o armato, in forma di lastra, impiegata soprattutto per solai e strutture a sbalzo, ma anche per pareti verticali. Si dice S. alleggerita, quella realizzata in cemento armato e laterizi forati o simili; S. nervata, quella orizzontale in cemento armato con costole parallele sporgenti verso il basso, o incrociate. Solettone è una soletta di notevole spessore in calcestruzzo per lo più armato." |
Sommoscapo |
"Diametro superiore del fusto di una colonna; v. scapo." |
Soppalco |
Ambiente di norma non abitabile, per lo più di limitata altezza, ricavato fra due solai e destinato a ripostiglio. |
Sordino |
Arco di scarico costruito sopra la piattabanda, con lo scopo di alleggerire il carico gravante su di essa. |
Sossello |
Il tipico sedile in marmo o pietra che corre lungo le facciate di alcuni palazzi rinascimentali. |
Sottogrado |
Il rivestimento in pietra o altro dell’alzata del gradino. |
Sottoponte |
Nei ponteggi è il tavolato di sicurezza allo scopo di fermare la caduta occasionale dei materiali, il S. non deve superare la distanza di m 2,5 sotto il ponte sovrastante. |
Sottopuntone |
Nelle capriate il S. è analogo al contraffisso, ha lo scopo di ridurre la luce libera d’inflessione di un puntone del corrente superiore. |
Spalla |
"Ciascuno degli elementi verticali costituiti dallo spessore del muro nella parte in cui sono aperti dei vani; servono d’appoggio all’architrave, o arco, o piattabanda." |
Spalletta |
"Ciascuno degli elementi verticali tagliati obliquamente al vano; servono a reggere gli infissi. La S. è anche il parapetto in muratura di ponti, e lungo le rive dei fiumi." |
Spaziale (struttura) |
Struttura reticolare in cui le travature parallele sono collegate a travature trasversali anch’esse rigide come quelle principali, impiegata per la copertura di vasti ambienti. Tali strutture sono classificate secondo l’elemento base utilizzato: il triangolo, il rettangolo, ecc. |
Spècola |
L’edificio destinato a sede di un osservatorio astronomico. |
Spiccato (piano di) |
"Superficie orizzontale che indica la base delle strutture di elevezione di un edifi- cio; anche il piano su cui si appoggiano i muri portanti di un edificio, sulle sottostanti fondazioni; anche il piano di appoggio delle fondazioni sul sottostante terreno." |
Spicchio |
"(anche unghia) Porzione di una volta compresa fra due spigoli o due nervature sporgenti (costoloni); ad esempio una volta a crociera che ha più di quattro spigoli, o le cupole a S. che sono suddivise in una serie di S. raggianti." |
Spina (muro di ) |
"Muro disposto secondo l’asse longitudinale, pressochè centrale, all’interno di un organismo architettonico. Tale significato deriva dalla S. degli antichi circhi, cioè: l’insieme degli elementi architettonici, disposti lungo una linea retta e che congiungevano le due mete; v. circo." |
Sprinkler |
"Valvola terminale automatica delle tubazioni per la distribuzione dell’acqua; ha lo scopo di estinguere incendi. In genere s’intende l’intero impianto; v. impianto antincendio." |
Stadia |
(anche mira) Asta verticale graduata usata per la lettura diretta delle quote. |
Stadio |
"Antica misura greca (600 piedi, o circa m 180) che dava il nome al luogo dove si svolgevano gare podistiche. Il nome rimase anche in epoca romana per indicare gli edifici in cui si svolgevano corse e altri esercizi ginnici. Analogamente è oggi chiamato S. l’impianto stabile per manifestazioni sportive all’aperto. La sua organizzazione non differisce molto dagli antichi S.: una serie di gradinate per gli spettatori, che perimetra lo spazio interno dove avvengono le gare; l’orientamento e la forma dello spazio centrale sono legati ai tipi di gare che vi si svolgono; la visibilità deve essere assicurata a tutti gli spettatori, ammettendo che ci siano parti, le tribune, in cui essa è migliore; negli ambienti sottostanti le gradinate, sono collocati gli spogliatoi, palestre, impianti igienici e sanitari, uffici, deposito, sale di ristoro, ecc. Talvolta lo S. è coperto (solo sopra le gradinate) mediante notevoli strutture a sbalzo. Celebri S. moderni italiani sono: quello di S. Nicola a Bari, di S. Siro a Milano, lo S. Olimpico a Roma." |
Staffa |
"Elemento di varia forma e dimensione che ha la funzione di collegare o tenere unite le parti di una struttura, ad es. il legamento di ferro che tiene unito il monaco alla catena della capriata. Nel calcestruzzo armato le S. sono tondini di ferro di piccolo diametro che uniscono i ferri principali dell’armatura. Nei pilastri hanno la funzione di contenere il calcestruzzo e di tenere fermi i ferri verticali; sono, infatti, piegate intorno a questi, in posizione orizzontale od a spirale. Nelle travi inflesse (di calcestruzzo armato) servono a resistere, in parte, agli sforzi di taglio e, se si verificano, alle sollecitazioni di torsione." |
Stagionatura |
"Processo comune a diverse tecnologie, con lo scopo di far assumere al prodotto stabilità maggiori, conservandolo in particolari condizioni ambientali per un determinato periodo di tempo. Tale operazione può avvenire in condizioni naturali, oppure, per ridurre i tempi, si può ricorrere alla S. artificiale. Ad esempio il legname, dopo l’abbattimento, deve acquistare caratteristiche di umidità idonee per l’uso cui è destinato, per evitare deformazioni e ritiri quando sarà utilizzato. Ciò accade durante la S., che può avvenire naturalmente (all’aperto o in capannoni ventilati) oppure artificialmente in appositi forni; (da non confondere con l’essiccamento, che è un processo essenzialmente fisico)." |
Stalattite |
Motivo decoratico caratteristico dell’architettura islamica, composto da un insieme di piccole forme prismatiche disposte orizzontalmente, in ordini sovrapposti ed aggetanti l’uno sopra l’altro in modo da formare archi, volte, mensole, o nicchie su cui poggia la cupola. Celebri gli archi e le cupole ad alveoli dell’Alhambra a Granata. |
Stauss |
Tipo di graticcio, ricoperto da uno strato di malta fina di calce o di cemento o di gesso, per la realizzazione di controsoffitti fissi, composto da una maglia in fili di ferro (1 mm di diametro) che formano quadrati di 20 mm di lato, con l’inserimento negl’incroci di piccoli elementi in cotto sfaccettati, la maglia è tenuta da un’armatura principale e secondaria in legno. |
Stereòbate |
"Il massiccio di fondazione dei templi classici, realizzato in pietra, meno pregiata di quella dell’alzato: spesso era costituito da leggeri muri di blocchi che formavano una scacchiera, che per lo più era riempita di ghiaia; v. stilobate." |
Stilata |
Serie di colonne o pilastri. |
Stillicidio |
Lo spazio attorno ad un edificio sul quale cade l’acqua piovana proveniente da un tetto, da una gronda, ecc. |
Stilòbate |
"Il basamento in lastre di pietra su cui poggia il peristilio dei templi classici, che innalza l’edificio sopra il livello del suolo, generalmente la pietra impiegata è la stessa della peristasi; v. crepidoma." |
Stipite |
Ciascuno dei due elementi verticali della porta o della finestra sul quale poggia l’architrave,o l’arco, o la piattabanda. |
Stocco |
Elemento di legno squadrato impiegato nei ponteggi provvisori degli edifici in costruzione, è posto perpendicolare all’edificio ed è ancorato alla filagna, l’elemento ortogonale ad esso. L’impalcato poggia direttamente sugli stocchi. |
Strallo |
Struttura di irrigidimento, in cavi d’acciaio, usata per evitare il pericolo d’inflessione laterale di elementi costruttivi come: i pali, le antenne, ecc. I ponti strallati sono quelli sospesi, dove le oscillazioni e le sollecitazioni (torsione) della struttura sono ostacolate da appositi stralli. |
Strombatura |
"Svasatura che si pratica allo stipite di una finestra; serve per facilitare l’apertura dell’infisso e per migliorare l’illuminazione nell’interno. La S. era caratteristica nei portali degli edifici romanici e soprattutto di quelli gotici." |
Stucco |
"Malta composta da gesso con una soluzione di colla animale e piccole quantità di solfato di zinco, può essere colorata; è impiegata per la preparazione di superfici (soffitti, pareti) prima della lucidatura, e per eseguire motivi decorativi in rilievo (cornici). Lo S. lustro è l’impasto a base di calce grassa e polvere di marmo, impiegato per rivestimenti di membrature architettoniche dall’apparenza del marmo. Lo S. veneziano è l’intonaco colorato in pasta; si ottiene una superficie lucida e impermeabile, è utilizzato sia per esterni sia per interni." |
Sughero |
"È parte della corteccia di diverse specie legnose, letteralmente è solo la quercia da sughero. Viene impiegato, principalmente, per la fabbricazione dei turaccioli, è anche usato come materiale isolante e galleggiante, e per la realizzazione di linoleum e degli agglomerati, ottenuti dalla macinazione del S. ed agglomerato con opportuni collanti, poi essiccato in forno; hanno ottime caratteristiche d’isolamen- to acustico e termico e di conservazione nel tempo." |