F
Facciata continua |
(anche curtain walls, che in italiano significa “pareti a pannelli”) E’ costituita da facciata metallica prefabbricata, applicata in vario modo, alla struttura in acciaio oppure in calcestruzzo armato dell’edificio. L’origine di tale sistema si riconnette alle murature di tamponamento nelle strutture a scheletro. I pannelli prefabbricati sono “appesi” alla struttura principale e la loro posa in opera si esegue ancorandoli ad un’ orditura secondaria di sostegno, mediante la sigillatura e la sovrapposizione dei lembi per ottenere una perfetta tenuta che eviti le infiltrazioni di aria e di acqua. Tenendo conto della dilatazione termica, sarà necessario provvedere alla messa in opera di opportuni giunti telescopici. |
Facciata sospesa |
E’ composta da vetrate trasparenti o riflettenti sospese, la struttura retrostante (di controventamento) sostiene il peso del vetro (carico verticale) e la spinta del vento (orizzontale). Vengono, generalmente, adoperati vetri monolitici temperati con uno spessore minimo di 12 mm e i bordi sono sigillati con silicone che ha solo la funzione di evitare infiltrazioni d’acqua. |
Facciata strutturale |
È un tipo di facciata continua (vedi) nella quale il vetro non è inserito in sistemi di intelaiatura, ma è fissato all’esterno dei telai formando con gli altri pannelli di vetro una faccita compatta senza interruzioni. Il fissaggio avviene mediante l’applicazione di sigillanti detti “strutturali” con requisiti di elevata sicurezza. Si distinguono due sistemi di applicazione: il fissaggio dei pannelli di vetro avviene con battitura tradizionale sui due lati orizzontali, e con sigillante “strutturale” su i due verticali, oppure il fissaggio con sigillante “strutturale” su tutti e quattro i lati del pannello di vetro. |
Facciavista (a) |
Facciata in cui gli elementi che costituiscono il tamponamento o la struttura del- l’edificio (muratura in laterizi, pietra, calcestruzzo, ecc.), non vengono rivestiti da alcuna rifinitura superficiale (es. intonaco). Naturalmente è necessaria una scelta accurata dei materiali ed accorgimenti particolari per l’esecuzione. |
Falda |
"(anche spiovente) E’ la superficie inclinata di un tetto; v. impluvio e displuvio." |
Famèdio |
Tempio funerario o cappella all’interno di un cimitero dove sono sepolti gli uomini illustri. |
Faro |
Torre eretta all’igresso dei porti o in prossimità della costa, sulla cui sommità è situato uno speciale apparecchio di segnalazione luminosa per guidare di notte o durante le tempeste i naviganti. F. è anche l’apparecchio luminoso stesso, la lanterna con la caratteristica disposizione delle lenti convergenti che la circondano, orientate in maniera da riflettere la luce a fasci paralleli a grande distanza. Si dice F. anche un monumento a scopo celebrativo o commemorativo, nel quale l’elmento terminale è un fanale. Esempio il F. di New York, in forma di colossale figura femminile (la “statua della Libertà”). |
Fasce |
"Nell’operazione di intonacatura è la messa in opera sulla parete di guide realiz- zate con malta, o con metallo, su cui far scorrere il frattazzo durante la posa della malta; v. fratazzatura." |
Fascia |
Modanatura piana di forma allungata, con leggero aggetto. Fasce sono le tre parti leggermente aggettanti l’una sull’altra che costituiscono l’architrave dell’ordine ionico e dei suoi derivati. Per disposizione in fascia, invece, si intende la costruzione di un muro dove i mattoni sono disposti con il lato lungo secondo l’asse longitudinale del muro. |
Fazzoletto |
Piastra metallica che serve a collegare, mediante chiodatura, le aste di pareti alle briglie, superiore ed inferiore, nelle travi reticolari di acciaio chiodate. |
Fe |
Sigla che indica gli acciai impiegati per laminati a caldo in profilati, barre, larghi piatti, lamiere, tubi, ecc. Nelle tabelle UNI sono indicati gli acciai: Fe 360 (Fe37), Fe 430 (Fe 44), Fe 510 (Fe 52) nella qualità A, B, C e D. il numero che segue la sigla indica il carico minimo di rottura in N/mmq (kgf/mmq). Le lettere A, B, C e D indicano, in ordine crescente, l’idoneità alla saldatura. Anche sigla dell’elemento chimico ferro. |
Feldspati |
"Gruppo di minerali monoclini e triclini costituiti da silicati di alluminio e di potassio, o sodio o calcio. Hanno in media durezza 6 nella scala di Mohs. I F. si trovano in quasi tutte le rocce eruttive; v. durezza." |
Fermapiedi |
È così chiamata la tavola di legno alta cm 20, messa di costa ed aderente al piano di calpestio dei ponteggi di legno, su tutti i lati esposti verso il vuoto. Unitamente al F. è obbligatorio anche un robusto parapetto alto non meno di 1 m. |
Ferro (simbolo chimico Fe) |
"Metallo diffusissimo ed abbondante in natura, raramente si trova allo stato libero, per la sua ossidabilità. Ha numero atomico 26, peso atomico 55.85, densità 7.85 g/cmc, fonde a 1535 °C. Si trova in numerosi minerali, quali la magnetite, l’ematite, la limonite, la siderite, la pirite. Il F. si ottiene in forni speciali (altiforni), che permettono di ricavare la ghisa che può essere usata direttamente o trasformata in acciaio. La massima parte del F. viene, oggi, usata nella produzione di acciai speciali; v. acciaio. Il primo edificio in solo ferro e vetro, in ordine di tempo, è il palazzo di Cristallo in Hyde Park a Londra del 1851, poi il Glaspalast di Monaco del 1853 e il Salone delle macchine e la torre Eiffel a Parigi in occasione dell’Esposizione del 1889. In Italia un esempio è la grande tettoia della Stazione di Milano." |
Ferrofinestra |
Profilati di acciaio a caldo usati per serramenti esterni ed interni. Impiegati principalmente in locali secondari perché non hanno buone caratteristiche (soggetti a corrosione, presentano elevato coefficiente di conducibilità termica e la tenuta all’aria non è perfetta). |
Fibra |
Nella scienza delle costruzioni, è ognuna delle striscie elementari in cui può pensarsi suddivisa una trave, con la condizione che in ogni sua sezione trasversale tutti i punti di una striscia siano ugualmente sollecitati. |
Fibre minerali |
Prodotti fibrosi naturali, che si formano nel regno minerale, come: tremolite, actinolite, crocidolite, ecc. |
Filagna |
Traversa di legno utilizzata nei ponteggi, parallela al fronte dell’edificio, vincolato ai montanti verticali (o antenne). |
Finestra |
Apertura praticata nei muri esterni di un edificio, con lo scopo di dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista verso l’esterno. Parti principali della F. sono: la luce, l’architrave, gli stipiti, il davanzale. Tipi di finestre sono: |
Fink (trave) |
Trave reticolare, realizzata generalmente in acciaio, nella quale non tutte le maglie sono triangolari. Per determinare gli sforzi nelle singole aste si può usare il metodo analitico e, con qualche accorgimento, anche il metodo grafico. |
Fire-Clay |
(anche Grès porcellanato) Prodotto ceramico, il colore tende al giallastro. Usato per apparecchi igienico-sanitari ove le esigenze estetiche siano limitate e si richiedano buone proprietà meccaniche. |
Float-glass |
"Tecnica recente per fabbricare il vetro in lastre; il vetro fuso galleggia su di un bagno fuso, in atmosfera inerte." |
Fondazioni |
"Parte della struttura dell’edificio che si trova ad immediato contatto con il terre- no, alla quale è affidata la funzione statica principale di trasmettere a terra il peso della costruzione (carichi permanenti e accidentali), in misura compatibile con le possibilità portanti del terreno prescelto. È necessario quindi che l’analisi del tipo di fondazione da adottare segua due fasi distinte: la prima riguarda il terreno di F.; la seconda l’opera di F. propriamente detta. Si distinguono F. dirette su terreni resistenti superficiali, F. indirette su terreni resistenti profondi e F. su terreni cedevoli di scarsa resistenza e melmosi; v. palo, trave rovescia, cassone, plinto." |
Fontana |
Costruzione dalla quale si fanno scaturire uno o più getti d’acqua. Fin dall’epoca Classica si hanno esemplari di gran pregio compositivo: o semplici vasche con l’acqua che sgorga da una protome leonina, o costruzione prostila spesso con absidi e nicchie con statue. La F. venne, invece, sostituita dai pozzi in tutta la prima parte del Medioevo. È soprattutto con il Rinascimento e poi con il Barocco che la F. diviene elemento importantissimo nella decorazione di vie e piazze monumentali: la F. di Trevi a Roma, dove predomina il motivo architettonico, la F. dei Fiumi in piazza Navona, la F. del Tritone, la Barcaccia di piazza di Spagna a Roma (progettate da Bernini), dove il risalto maggiore è dato alla parte plastica, le cosiddette “mostre d’acqua”, a grandiosa cascata come la F. dell’Acqua Paola a Roma, ecc. |
Formella |
Pezzo di mattone, ceramica, marmo, ecc. usato per pavimentazioni, o se decorato con pitture o rilievi trova impiego in applicazioni ornamentali. Anche elementi decorati inquadrati in una cornice che si ripetono in serie (es. i cassettoni del soffitto). L’insieme di formelle si dice formellato. |
Foro |
"Centro vitale delle città antiche; in tale spazio, spesso circondato da porticato, si erigevano basiliche, templi, palestre, terme, ginnasi, curie. Celebri a Roma i Fori Imperiali." |
Fossa settica |
(anche F. biologica o F. a depurazione biologica) Vasca o sistema di vasche per l’eliminazione di acque luride domestiche, in mancanza di fognatura urbana. Prima operazione è la chiarificazione delle acque che avviene mediante sedimentazione dei fanghi, che vengono decomposti attraverso la fermentazione anaerobica che spontaneamente subiscono in assenza di aria, per cui le sostanze organiche vengono così trasformate in sostanze inorganiche, in forma liquida, e non più fetide che sono poi disperse nel terreno mediante una fogna perdente costiuita da tubi forati. |
Freccia |
"Elemento ornamentale e terminale, spesso di guglie, proprio dell’architettura gotica. In geometria e nelle costruzioni la F. è la distanza verticale fra la linea di imposta e il punto più alto dell’intradosso dell’arco; sinonimi sono: monta di un arco e saetta." |
Fregio |
"Decorazione con andamento prevalentemente orizzontale; parte della trabeazione degli ordini classici compresa fra l’architrave e la cornice (es. metope e triglifi nel tempio dorico)." |
Fresatura |
"Lavorazione meccanica dei metalli mediante la fresa; utensile rotativo a taglienti multipli disposti simmetricamente rispetto all’asse di rotazione; per cui ogni spigolo tagliente uno dopo l’altro viene a contatto con il pezzo in lavoro. La fresa può avere diverse forme (cilindrica, conica, ecc.) ed essere impiegata nella macchina a diverse velocità di rotazione." |
Frontone |
(anche frontispizio, coronamento, fastigio) Coronamento di un edificio, di una finestra, una nicchia, ecc. a forma di triangolo, perché deriva dalla testata del tetto a due spioventi. Il F. dei templi greci e romani è sempre triangolare e le sue parti sono il timpano e il sima o geison. Già in molte soluzioni di epoca romana il F. diventa circolare, spezzato, accorciato, forme queste riprese nel Rinascimento, ed è poi con l’arte barocca che si sviluppano fino alle più libere e talora stravaganti espressioni. |
Fumaiòlo |
(raro fumaiuolo) Parte della cappa del camino sporgente al di sopra della copertura dell’edificio per assicurare il tiraggio della combustione e l’allontanamento del fumo, in genere si usa il termine comignolo. Il termine F. è usato nell’architettura industriale dove acquista dimensioni rilevanti e impotanza funzionale. |